Arieggiatura: Facciamo respirare il prato

Il primo taglio è stato fatto ed ora il nostro prato può essere osservato meglio per capire i prossimi passaggi. Se sono presenti zone diradate con poca erba e grandi quantità di feltro, la prossima operazione sarà l'arieggiatura. Questa operazione andrebbe svolta in ogni caso, ma è estremamente consigliata in questa circostanza. Ma cos'è l'arieggiatura? Perchè è così importante? Quando e come si arieggia il prato? Non vi preoccupate in questo articolo vi spiegheremo tutto quello che c'è da sapere!

Non tutti sanno cos'è l'arieggiatura e ancora meno persone sanno veramente i benefici che può portare al manto erboso.

Perchè bisogna effettuare l'arieggiatura?

L'arieggiatura è quell'operazione di sfeltrimento del prato, ossia la rimozione del feltro e scarificazione del terreno, attraverso delle leggere incisioni del suolo. Ma cos'è il feltro? Per chi non lo sapesse il feltro è uno strato formato da residui vegetali morti, foglie e detriti che si depositano sul terreno. Questo strato ha dei pro e dei contro: un punto a favore del feltro è che rallenta l'evaporazione dell'umidità del suolo permettendo alla pianta di avere più disponibilità di risorse nutritive. Ma è proprio qui che sorgono i contro: se il feltro rallenta l'uscita dell'umidità al tempo stesso, se è troppo spesso, rallenta anche l'entrata di risorse nutritive riducendo così l'efficacia dell'irrigazione, la penetrazione della luce, dell'aria, semina e concimazione fino ad un 50% causando un indebolimento della pianta che può ammalarsi facilmente e anche morire. In media il feltro non dovrebbe essere superiore a 1 cm per evitare che soffochi la pianta!

Dammi una mano!

Detto questo abbiamo capito che l'arieggiatura è salutare per il prato e ci consentirà di rigenerarlo al meglio, ma ricordate che questa operazione è anche un fattore di stress per la pianta. Se fatta nel periodo sbagliato potrebbe compromettere tutto il nostro lavoro di rigenerazione del manto erboso. Per aiutarla nel recupero bisogna svolgere delle azioni di risemina, rigenerazione, fertilizzazione ed anche mantenere l'arieggiatura per molto tempo. Queste operazioni vengono svolte da prodotti diversi, ma possono anche essere svolte da un unico prodotto come ad esempio la miscela scarificatore 4 in 1 della wolf.

I primi preparativi

Prima di iniziare a svolgere il nostro lavoro vi consigliamo di aspettare che il terreno sia umido (ribadiamo umido e non bagnato perchè la differenza è molta!). Con il terreno umido le lame penetreranno il terreno con molta più facilità ma se risultasse bagnato queste farebbero molta più fatica. Per ottenere il terreno ideale per la lavorazione vi consigliamo di irrigare il giorno prima impregnandolo per circa 2 cm in modo che l'indomani risulti essere umido. Se il vostro terreno è duro irrigate più giorni di fila prima dell'operazione in modo da ammorbidirlo. Un'altra cosa importante è l'altezza dell'erba: per arieggiare bene il prato vi consigliamo un'altezza di 2-3 cm (questo dato è indicativo poiché dipende dalle piante che compongono il vostro prato. Nel nostro caso abbiamo immaginato un manto erboso formato da Festuca arundinacea e Poa Pratense, ossia le due tipologie di piante più presenti in un normale giardino).

Si inizia!

Detto questo mettiamoci all'opera! L'arieggiatura può essere fatta in modo manuale o motorizzata. Il metodo manuale viene svolto con un rastrello arieggiatore e ve lo consigliamo solamente per prati di piccole dimensioni in modo da evitare enormi sforzi fisici. Il rastrello va passato in orizzontale e in verticale in modo che venga fatta una pulizia completa del terreno. Il metodo a motore può essere di due tipi: il primo fa solo un'azione di sfeltrimento grazie ai suoi rotori a molle mentre il secondo svolge anche quella di scarificazione attraverso il rotore a lame. Per non danneggiare il prato vi consigliamo di usare un arieggiatore a molle perchè svolge il suo compito con più delicatezza e si limita a sollevare il feltro causando meno stress alla pianta.

Quando va fatta l'arieggiatura?

L'arieggiatura è un'operazione necessaria per migliorare la rigenerazione del prato, ma se fatta male può causare forte stress alle piante e per questo motivo bisogna cogliere il momento opportuno per farla. Il periodo migliore per svolgere questo lavoro è inizio marzo ed inizio settembre, esattamente 4 settimane prima dell'aumento eccessivo delle temperature e 4 settimane prima dell'arrivo del freddo invernale. Perchè viene svolta in questo periodo? Viene svolta in questi due periodi dell'anno cosicché l'erba si stabilizzi ed eviti di accumulare ulteriore stress prima dei periodi di caldo o di freddo intenso. L'arieggiatura andrebbe svolta minimo 1 volta all'anno fino ad un massimo di 2 volte. Come abbiamo detto in precedenza, è un'azione che aiuta la pianta ma gli crea anche forte stress quindi intensificare questa operazione durante il periodo dell'anno potrebbe seriamente compromettere il manto erboso.

Il Consiglio di Centro Verde

Non vi preoccupate della quantità di feltro che asporterete: se è la prima volta che viene effettuata l'arieggiatura probabilmente alzerete grandi quantità di materiale!

Lasciateci la vostra opinione e condividetele con noi!

E voi cosa ne pensate? Eseguite delle operazioni di arieggiatura nel vostro giardino? Condividi con noi la tua esperienza lasciandoci un Commento.