Malattie del limone: quali sono le più comuni e come curarle

La pianta di limone è presente in tutta la fascia subtropicale del mondo e ha una massiccia presenza anche nella nostra area mediterranea. Non manca nei nostri orti, giardini e terrazzi, prestandosi bene ad una coltura in vaso.

Nata dall'incrocio di un arancio amaro ed un cedro, la pianta del limone è una pianta molto delicata per la quale si deve avere particolare attenzione.

Malattie dei limoni

Tra le malattie più comuni ci sono quelle causate dall'attacco di parassiti, i quali rendono le foglie gialle e secche, territorio fertile per la proliferazione di altrettante muffe e funghi.

Tra i parassiti del limone si contano:

  • la minatrice serpentina;
  • gli afidi, comunemente chiamati pidocchi;
  • la mosca bianca;
  • la cocciniglia cotonosa;
  • l'acaro delle meraviglie.

E tra le malattie fungine del limone, ci sono:

  • l'oidio o mal bianco;
  • il mal secco.

Limoni con foglie gialle: quali sono le cause e quali i rimedi

Gli attacchi parassitari che provocano foglie di limone con macchie gialle sono molteplici.

Si verificano generalmente con l'arrivo temperature miti (intorno ai 13 gradi circa) e durano per tutta l'estate. Larve, afidi e parassiti attaccano le foglie più giovani, nonché i germogli freschi della stagione primaverile.

I comuni pidocchi colpiscono le foglie, succhiandone la linfa e indebolendo la pianta. Producono altresì un essudato zuccherino, detto melata, che favorisce il proliferare della fumaggine, cioè delle muffe.

All'incirca allo stesso modo funzionano anche gli attacchi della cocciniglia del limone e della mosca bianca (un moscerino dal colore chiaro), parenti stretti degli afidi.

Il trattamento biologico contro questi parassiti è lo stesso: una soluzione da nebulizzare sulla superficie di foglie e germogli, composta da sapone molle e sali di potassio (il comune sapone di Marsiglia), acqua e una bassa percentuale di olio di Neem (0.2%).

L'olio di Neem è molto utilizzato e valido per i trattamenti naturali alle piante, grazie alle sue proprietà translaminari che vanno ad agire all'interno della foglia e non solo in superficie.

Lo si utilizza in percentuale leggermente più alta infatti, anche contro gli attacchi della minatrice serpentina che, contrariamente a parassiti e funghi, arriva in profondità, causando foglie di limone accartocciate e secche. Si tratta di una larva di farfallina che scava gallerie serpentiformi e profonde nella foglia e nei germogli, provocando delle bollosità che ne causano l'ingiallimento, la necrosi e la caduta.

Il trattamento è consigliato nelle ore più fresche della giornata, meglio se verso sera, perché l'olio di Neem è particolarmente sensibile alla luce e al calore, che potrebbero compromettere le sue proprietà. È importante che il trattamento contro la minatrice sia fatto tempestivamente e ogni 15 giorni.

Il limone perde foglie: come riconoscere in tempo le malattie fungine

Tra le malattie fungine più comuni c'è l'oidio, cioè la muffa bianca del limone, conosciuta anche come il mal bianco.

Si manifesta in presenza di un clima caldo-umido, con uno scarso riciclo d'aria.

La si riconosce perché il fungo che soffoca le foglie lascia una polverina bianca sulla superficie delle pagine, che provoca la perdita delle funzioni vitali della fotosintesi clorofilliana. All'ingiallimento delle foglie, ne seguirà l'insecchirsi e la definitiva perdita.

Il trattamento biologico che si può adottare contro il mal bianco è una soluzione da nebulizzare, composta da acqua e dallo 0.5% di bicarbonato.

Limone foglie secche: come curare la malattia del mal secco

Il mal secco si distingue perché colpisce le nervature di rami e foglie, agendo in profondità. È tipica delle stagioni fredde, colpisce infatti da ottobre a febbraio, quando la percentuale di umidità e precipitazioni è più intensa.

Le foglie che vengono intaccate sono soprattutto le apicali dello stesso ramo malato. Il decorso di questo fungo è piuttosto lento, ma è ugualmente importante intervenire tempestivamente.

La prima cosa da fare è recidere il ramo, possibilmente con delle forbici sterili, ad un'altezza di almeno 30 centimetri sotto il punto in cui il ramo ha iniziato a seccarsi. Una volta eliminati i rami secchi, si possono prevedere almeno un paio di trattamenti invernali con della poltiglia bordolese nebulizzata, che va ad agire a contatto diretto con l'apparato aereo delle piante (non utilizzatela invece per l'irrigazione!).

Se il mal secco intacca invece le radici della pianta, poco si potrà fare per la sua sopravvivenza. Purtroppo, in questo caso anche un trattamento chimico non sarebbe abbastanza efficace.

L'acaro della meraviglia: non è per niente bello, anzi!

Conosciuto anche come acaro delle gemme, danneggia il frutto del limone. Si riconosce una pianta intaccata da questo acaro perché deforma fortemente il frutto, rendendolo non commestibile e soprattutto non vendibile. Fortunatamente è una malattia non così tanto invadente, ma se prende almeno il 30% dell'intera produzione, è il caso di intervenire.

Di fronte a questo tipo di malattia però, il trattamento non sarà del tutto biologico: si dovrà trattare la pianta con dell'olio bianco minerale (0,2%), da febbraio e fino alla ripresa vegetativa primaverile.