4 trattamenti fitosanitari da fare in vista della primavera

15 Dicembre 2015
4 trattamenti fitosanitari da fare in vista della primavera

Per chi usa i fitofarmaci in agricoltura ora è necessario frequentare i corsi appositi che consentono di ottenere l'abilitazione per comprare ed utilizzare fitofarmaci. Oggi però parliamo di trattamenti domestici per il giardino di casa. Durante i mesi invernali le piante sono in pieno riposo vegetativo e le basse temperature impediscono gli attacchi da parte di microrganismi fungini, di insetti e acari. Per questo motivo, ti illustriamo quali interventi dovrai operare sulle tue piante del giardino in vista della prossima primavera.

1. Trattamento per le piante erbacee perenni

Le erbacee perenni sono quelle piante che non hanno tronco legnoso e vanno a riposo durante il periodo invernale per riprendere la fioritura in primavera, un esempio ne sono le Hosta e gli Anemoni.

Con la ripresa vegetativa si hanno le prime avvisaglie di infestazioni da parte degli afidi, o più comunemente chiamati pidocchi o gorgoglioni. Li puoi contrastare intervenendo con azadiractina-1 (bio non classificato) alla dose di 25 ml per 10 litri d’acqua o piretro-4 (bio, irritante non classificato) alla dose di 10 ml per 10 litri di acqua. Se invece ti imbatti nelle prime macchie farinose di mal bianco, trattale con zolfo bagnabile-80 (bio, irritante).

Per questo tipo di vegetazione, se si estende su una vasta area, ti consigliamo di utilizzare lo spruzzatore a motore della linea Echo, leggero, pratico ed a basse emissioni.

2. Trattamento per le piante acidofile

Le piante acidofile sono quelle che hanno bisogno di terra acida, quindi con un PH che al massimo è 6,5. Un esempio ne sono le Azalee, le Camelie, le Eriche, le Ortensie, i Rododendri. Queste piante hanno bisogno di essere innaffiate molto spesso e preferiscono l'ombra al sole. 

In gennaio, in seguito a piogge e forti nebbie, su queste piante si possono verificare infezioni di falsa bolla (Exobasidium japonicum), che si manifesta con la comparsa di foglie bollose e carnose, con superficie dall’aspetto vellutato. Ricorri ad un paio di trattamenti preventivi, con intervallo di 8 – 10 giorni, impiegando poltiglia bordolese-20 (bio, irritante o non classificato) o solfato di rame tribasico-15,2 (bio, non classificato) alle rispettive dosi di 50 e 40 grammi per 10 litri di acqua. Asporta e distruggi le foglie colpite per ostacolare lo sviluppo di nuove infezioni.

Per tutte queste operazioni, se possiedi aree di pochi mq ti potrai servire di Spruzzatori manuali della linea Solo, che possono raggiungere fino a 7 litri di capacità.

3. Trattamento per arbusti ed alberi

Per prevenire le infezioni di bolla su ciliegi e su peschi da fiore, devi trattare le piante nella fase in cui la gemma apicale dei rametti si rompe, mostrando una piccola punta di vegetazione. Usa la poltiglia bordolese-20 (bio, irritante o non classificato) oppure l'ossicloruro di rame-20 (bio, non classificato).

Le piante di Olivo e di Oleandro che vegetano in ambienti interessati da gelate, vanno protette dalle infezioni batteriche agenti della rogna, con poltiglia bordolese-20 (bio, irritante o non classificato) o solfato di rame tribasico-15,2 (bio, non classificato), alle rispettive dosi di 50 e 40 grammi per 10 litri di acqua. Anche per gli arbusti, in caso di afidi o mal bianco, utilizza le stesse dosi per le piante erbacee.

Se possiedi alberi o arbusti di grandi dimensioni ti consigliamo di provare la Pompa a Spalla Oleo-Mac con lancia telescopica. Inoltre, sono disponibili differenti lance con getti multipli per una più ampia nebulizzazione.

4. Trattamento per il tappeto erboso

Verso la fine dell’inverno, il tappeto erboso potrebbe presentare evidenti zone compromesse da attacchi di malattie fungine, quali marciume rosa invernale e cerchi delle streghe. Il marciume rosa invernale causa macchie circolari del diametro di una ventina di centimetri o anche più, con vegetazione invasa da muffa cotonosa biancastra. I cerchi delle streghe si manifestano con grandi aree circolari, anche di alcuni metri di diametro, con vegetazione fortemente deperita e aggredita da muffa biancastra.

In entrambi i casi le zone colpite vanno trattate una sola volta con prodotti a base di tebuconazolo-4,31 (non classificato) alla dose di 10 millilitri per 5 litri di acqua (ricopre 10 m2 di prato). Le parti di prato morte vanno asportate; dopo una superficiale lavorazione del terreno, si procede ad una risemina. Sul tappeto erboso è preferibile utilizzare una Carriola per Irrorazione Annovi Reverberi, disponibile con diverse motorizzazioni.

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