Concime fai da te: come realizzare compost a casa grazie ad un biotrituratore

8 Agosto 2016
Concime fai da te: come realizzare compost a casa grazie ad un biotrituratore

Chi è solito tagliare il prato o meglio ancora potare alberi e piante sa quanto possa essere scomodo lo smaltimento dei rifiuti “verdi”. A meno che nella propria zona non ci sia un servizio di ritiro a domicilio, i residui di taglio vanno raccolti e portati al cassonetto stradale più vicino (vicino per modo di dire) o in discarica. Ma un’alternativa allo smaltimento c’è… l’uso dei biotrituratori per realizzare del compost… un ottimo concime casalingo!

Perché è utile un biotrituratore?

I biotrituratori, come si può intuire dal nome, sono in grado di triturare gli scarti di giardinaggio. Questo non tanto per facilitarne la raccolta, ma perché lo sminuzzamento facilita il processo di decomposizione, elemento fondamentale per trasformare rifiuti in compost.

A seconda delle dimensioni della propria area verde, della mole di lavoro e del tipo di piante è possibile scegliere tra modelli più o meno professionali. Raccomandazione importante! In base al modello, il diametro di macinazione può avere larghezze differenti! La scelta del biotrituratore migliore deve chiaramente tenere in considerazione anche le dimensioni dei rami che andranno triturati!

Come ottenere del concime casalingo? Ecco i nostri consigli!

  • Per ottenere il compost, I residui triturati devono essere raccolti in un contenitore specifico (composter). Altrimenti si può provvedere in altro modo seguendo alcuni suggerimenti. Il contenitore scelto non dovrà essere completamente chiuso poiché il compost ha bisogno d’aria. Per la stessa ragione non è molto utile raccogliere i residui in una buca nel terreno. Il contenitore va poggiato possibilmente sul terreno in modo che possano entrare i lombrichi (molto utili per il compostaggio).

  • Per un corretto compostaggio lo strato di fondo deve essere triturato in modo più grossolano rispetto agli strati successivi. È poi indispensabile mantenere un rapporto proporzionale tra residui contenenti carbonio (detti anche residui marroni, in quanto derivano da legno e rami) e residui contenenti azoto (residui verdi come erba e foglie). Per ogni parte di residui verdi servono 25 o 30 parti di quelli marroni. Ogni tanto è possibile aggiungere rifiuti umidi alimentari appositamente selezionati e sminuzzati per favorire la formazione del compost.

  • Controllare attentamente il livello di umidità! Per farlo, stringete in mano un pugno di compost e assicuratevi che escano solo poche gocce d’acqua. Per rispettare la giusta umidità bisogna evitare di esporlo direttamente al sole o alla pioggia e nel caso aggiungere poca acqua. Troppa umidità unita alla scarsità d’aria comprometteranno la formazione del compost favorendo invece quella della muffa.

  • Dopo circa 4 o 6 mesi il compost sarà pronto per essere usato come fertilizzante prima di provvedere ad una semina o ad un trapianto. Passati 8 – 10 mesi il compost sarà completamente maturo e perfetto per essere applicato sul manto erboso.

Vai all'articolo precedente:È aperta la stagione del barbecue! Curiosità e consigli per amanti della griglia e aspiranti tali
Vai all'articolo successivo:Invasione di piante infestanti? Sconfiggile con il diserbante elettrico Berthoud
Commenti:
0
Commenta
  • * Nome
  • * E-mail
  • * Commento
Questo sito è protetto da Google reCAPTCHA, Privacy Policy e Terms of Service di Google.

Iscriviti alla Newsletter ed ottieni 5€ di Sconto!

Subito per te un Coupon da utilizzare sul Tuo Acquisto!

Iscriviti subito×
Torna su