Potatura giuggiolo: come e quando farla

18 Novembre 2021
Potatura giuggiolo: come e quando farla

La potatura del giuggiolo è un'operazione poco invasiva, che si fa ad anni alterni o addirittura ogni tre anni, essendo una pianta a crescita piuttosto lenta. 

Il giuggiolo infatti cresce molto lentamente, è una pianta longeva che può arrivare a vivere oltre gli 80 anni. Può raggiungere un'altezza di 4/5 metri ed il tronco principale misura, al massimo del suo sviluppo, all'incirca 20 centimetri. 

È una pianta che ama la luce, i terreni friabili e ben drenati.

Verso i primi di ottobre, il giuggiolo avrà una chioma rigogliosa e verde ed i suoi frutti inizieranno a macularsi di marroncino, segno che stanno maturando. Questa pianta è generosa nella fruttificazione: se non si raccoglieranno i frutti per tempo, si vedranno pian piano raggrinzirsi tra i rami fino a cadere, privi d'acqua ma ancora molto ricchi di zucchero.

Il gusto della giuggiola infatti è molto dolce, simile a quello del dattero: da lei derivano distillati zuccherini, come il famoso "brodo di giuggiole", che oltre ad essere un detto degli innamorati, è anche un famoso liquore del caratteristico borgo padovano di Arquà Petrarca

Potatura albero di giuggiole

L'errore principale da evitare nella potatura del giuggiolo, e di tutti gli alberi da frutto in generale, è non rispettare la sua stagionalità. Generalmente, la potatura di un albero va fatta tra la conclusione dei mesi freddi dell'inverno e prima della ripresa vegetativa.

Se non si rispetta questo tempo, si andranno a recidere rami verdi e gemme attive, comportando un dispendio di energie alla pianta. 

Altrettanto importante è eseguire la speronatura correttamente: eliminare totalmente le pendici secche per rinnovarle. Si andrà a recidere il ramo ad un paio di centimetri dalla base dell'intersezione, dando la possibilità e lo spazio alla gemma di nascere e svilupparsi nella stagione di ripresa. 

Quando potare il giuggiolo

Ci sono due stagioni adatte per la potatura del giuggiolo: quella estiva nel mese di luglio e quella invernale verso la fine di febbraio.

Si tratta di una potatura non eccessiva e abbastanza facile da compiere

Come potare il giuggiolo

In entrambe le stagioni è importante andare ad eliminare i polloni che hanno attecchito alla base radicale della pianta e i germogli legnosi, detti succhioni, che crescono invece all'interno dei rami, assorbendo energie alla pianta. Eliminando ulteriori rami secchi ed intricati (attenzione alle spine!), si darà aria nuova alla chioma ed una conformazione a vaso, più ordinata e pulita.

È importante eseguire il taglio del succhione in modo efficace, cioè a filo del colletto di corteccia, in modo da favorire una più veloce ed efficace cicatrizzazione e ripresa del tessuto. 

Nello specifico, la potatura dei rami consiste in tagli di accorciamento delle branche e sotto branche più esposte, procedendo verso il tronco principale. I rami esterni sono quelli che hanno una maggiore fruttificazione, quindi è importante eseguire l'accorciamento verso l'interno della pianta, così da favorire la crescita di germogli anche nei rami più nascosti.

In questo modo la pianta sarà agevolata nella crescita e nello sviluppo di nuove gemme, che matureranno in frutto nei mesi autunnali. 

Evitate i tagli orizzontali, paralleli alla superficie, soprattutto su rami di più grandi dimensioni: in caso di pioggia, l'acqua vi ristagnerà sopra, rischiando di portare muffe e batteri che comprometteranno la crescita. Eseguite sempre tagli inclinati rispetto al suolo, così da far sgocciolare l'acqua a terra.

Piantare un giuggiolo

Dalla rimozione dei polloni alla base dell'albero è possibile recuperare nuove piantine di giuggiolo, andando ad asportarle dalla profondità, senza recidere le radichette. 

In questo modo, potrete rinvasarle o piantarle in un altro punto del vostro giardino, purché sia ben illuminato e dal terreno morbido e umido (attenzione ai ristagni d'acqua, poco tollerati da questa pianta).

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