Potatura oleandro: come e quando farla

2 Aprile 2020
Potatura oleandro: come e quando farla

Le operazioni di potatura oleandro consentono di tenere sotto controllo la crescita delle piante e allo stesso tempo di rinvigorire quelle che crescono poco e male. Effettuare correttamente le potature oleandro è utile al fine di migliorare l'estetica delle piante e renderle più resistenti. Una potatura oleandri errata oppure troppo intensa può invece compromettere seriamente la salute della pianta. È quindi estremamente importante sapere quando potare l'oleandro, come effettuare l'operazione e quali strumenti usare per non causare danni alla pianta.

Potare oleandro: le caratteristiche

L'oleandro è una delle piante ornamentali più diffuse in Italia, che annovera decine di varietà diverse e che non richiede cure particolari. Per questo è una pianta che viene utilizzata spesso anche in contesti pubblici come spartitraffico autostradali e aiuole cittadine. Si tratta di una pianta arbustiva sempreverde, originaria dell’Asia, il cui nome botanico è Nerium oleander. Il suo aspetto è quello di un piccolo arbusto o di un alberello. Si adatta facilmente a qualsiasi situazione climatica o situazione di terreno, al punto che è semplice da coltivare anche in vaso.

I colori intensi dei suoi fiori, con petali grandi e diverse sfumature di rosa, rosso, bianco o amaranto, la rendono una pianta particolarmente adatta per creare siepi alberato o barriere cespugliose. Le foglie sono strette e lanceolate, e gli steli da cui si formano i fiori sono verdi nella pianta giovane e grigi in quella vecchia. Quando si potano gli oleandri? In genere, le potature oleandri servono ad eliminare gli steli invecchiati, ma hanno anche lo scopo di controllare la fioritura o di stimolarla meglio, nel caso in cui i fiori siano scarsi o poco numerosi.

L'oleandro in vaso

Vista la sua crescita rapita e disordinata, è importante effettuare regolarmente la potatura oleandro in particolare quando lo si coltiva in vaso. Per evitare che la pianta invada la casa con i suoi rami, è utile conoscere bene quando e come potare l'oleandro, per poterne controllare al meglio la forma e lo sviluppo. Dopo la fioritura dell'oleandro in vaso, è necessario potare tutti i suoi rami fioriferi, che vanno accorciati della metà della loro lunghezza totale. I rami laterali, invece, devono essere potati fino a raggiungere i 10 centimetri di lunghezza dalla base. Una volta effettuata questa operazione basterà attendere un po' di tempo e l' oleandro si rigenererà velocemente e più rigoglioso di prima.

Come potare gli oleandri

La potatura oleandro deve essere eseguita prestando particolare attenzione, dato che si tratta di una pianta velenosa in tutte le sue parti. Di conseguenza è meglio utilizzare dei guanti per effettuare tutte le operazioni di potatura, preferibilmente usa e getta oppure lavabili. Inoltre bisogna ricordarsi di pulire e disinfettare tutti gli attrezzi da taglio, sia prima che dopo la potatura.

L’oleandro, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, si pota principalmente per eliminare gli steli sfioriti e i fiori secchi. Per fare ciò bisogna tagliare gli steli per circa un terzo con delle apposite forbici per potatura. Questi interventi servono a sfoltire la pianta, ma anche a modificarne la forma. A seconda che si effettuino tagli tutti alla stessa maniera su ogni stelo oppure ad altezze diverse, con sfasature tra gli steli andando formando delle biforcazioni. La forma dei tagli dipende dalla varietà di oleandro che si va a potare: per quella coltivata a cespuglio, bisogna cercare di effettuare tagli che ne mantengano inalterata la forma.

Potatura oleandro periodo

Quando potare gli oleandri? Il periodo più indicato è dopo la fioritura, quindi a fine estate o all'inizio dell'autunno. Nel caso il clima lo consenta, la potatura oleandro può anche slittare fino a febbraio. In ogni caso, dopo il periodo di fioritura ma tassativamente prima della nuova gemmazione, bisogna andare ad eliminare i rami deboli e a tagliere di un terzo quelli sfioriti. In questa maniera si renderà più rigogliosa la fioritura successiva. Bisogna evitare di potare l’oleandro in primavera, dal momento che diventa difficile riconoscere gli steli improduttivi da quelli produttivi. L’oleandro fiorisce sui rami dell’anno, di conseguenza vanno tagliati solo quelli dell’anno precedente. Ecco perché conviene effettuare la potatura oleandro in autunno o a fine estate: i germogli dell’anno in questo periodo si individuano molto più facilmente e si possono quindi preservare dai tagli più agevolmente.

Potatura oleandro fai da te: avvertenze

Possono essere necessari altri interventi nel caso l’oleandro venga colpito da parassiti e malattie. Una delle patologie più frequenti è il seccume dei fiori, che porta al progressivo appassimento degli stessi. Inoltre, bisogna sempre tenere a mente che l'oleandro è una pianta velenosa. Ricordarsi sempre quindi l’uso dei guanti, ma nel caso la pianta venga potata a mani nude, queste vanno lavate immediatamente. Il contatto con i rami e le foglie può lasciare residui di veleno sulla pelle, e in caso di ingestione possono causare avvelenamento e sindromi cardiache. Evitate anche di bruciare i residui di potatura, dato che potrebbero sprigionare fumi tossici e altrettanto velenosi.

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