Potatura pero: come e quando farla

Pianta dai frutti succosi e dolci, il pero è molto apprezzato perché fa bella vista piantato in giardino, ma lo si può coltivare anche in vaso. Come tutte le piante, anche il pero ha bisogno di essere potato, allo scopo di migliorarne la salute, l’estetica, ma anche per stimolare la produzione di pere. Scopriamo come e quando fare la potatura pero.

Come potare il pero

Le potature del pero devono essere regolari per coltivare correttamente la pianta di pero, e vanno eseguite con procedimenti che differiscono leggermente in base al tipo di varietà. Per eseguire una perfetta potatura del pero bisogna considerare:

  • Lo stato di salute della pianta
  • Il taglio che assicura una maggior produttività
  • L’aspetto estetico

Le potature del pero sono principalmente due, quella di allevamento e quella di produzione, ma c’è anche la potatura verde estiva. Ecco nel dettaglio in cosa consistono:

  • Potatura di allevamento

La potatura di allevamento va effettuata sul pero nei primi due anni di vita e consiste nel ridurre la chioma dell’albero. In questa prima fase di vita è fondamentale dare una forma corretta all’albero, sia per esigenze estetiche, sia per evitare di far creare rami troppo fitti e consentire alla luce di filtrare tra le fronde distanziate equamente. Durante la potatura di allevamento si può scegliere quale forma dare al pero, ovvero:

  • Forma a fusetto – si sviluppa in verticale con un fusto e qualche ramo simmetrico
  • Forma a palmetta – la chioma tende a svilupparsi in orizzontale
  • Forma a doppio asse – si basa su due rami portanti e una chioma distribuita in due aree

La potatura di allevamento si conclude dopo 4-5 anni dall’impianto, quando la struttura della chioma è completata.

  • Potatura di produzione

La potatura di produzione ha lo scopo di migliorare la resa fruttifera del pero. Questo tipo di potatura va fatta tutti gli anni e in modo regolare non appena la pianta inizia a produrre frutti. In questo modo è possibile rinnovare i rami fruttiferi, ovvero quello che hanno prodotto già frutti.

L’intervento prevede l’eliminazione dei rami vecchi, per permettere a quelli giovani di svilupparsi. È importante sottolineare che la potatura di allevamento e quella di produzione non sono due fasi distinte e separate tra loro. Infatti, per un periodo di circa 2-3 anni le due potature vengono effettuate insieme.

Di solito la potatura di produzione viene eseguita già dopo 2-3 anni dall’impianto, proprio quando cominciano a nascere i frutti. Una volta eseguita, la potatura di produzione va fatta ogni anno, durante i mesi invernali, durante quello che viene chiamato riposo vegetativo, che va dalla caduta delle foglie a 2-3 settimane prima del germoglio, previsto per febbraio-marzo.

  • Potatura verde estiva

La potatura verde serve per equilibrare il rapporto tra spinta vegetativa e produzione della pianta. Il metodo consiste nell’eliminare parti che prendono energie della pianta, senza favorire la fruttificazione e con l’asporto dei succhioni consente di tenere in ordine la chioma. L’intervento va eseguito in estate e solo su alcune varietà di pero.

Periodo di potatura del pero

Allo stesso modo di come avviene per la maggior parte delle piante da frutto, anche la potatura del pero corrisponde al riposo vegetativo, quindi: quando potare il pero? La stagione è autunnale e invernale.

Poiché è consigliabile non lasciare che le parti appena tagliate vengano compromesse dal rigore dell’inverno, l’ideale sarebbe potare il pero appena prima della stagione vegetativa, quindi a febbraio.

Il taglio può comunque essere effettuato anche in autunno, nel periodo che va da novembre fino ai primi di marzo. Il periodo si riferisce alla potatura di allevamento e produzione, mentre per la potatura verde, che avviene in primavera inoltrata o in estate, si tagliano polloni e succhioni.