Quali usi si fanno della Calendula? Una pianta dalle mille proprietà!

Conosciuta da sempre per le sue proprietà officinali, la Calendula è una pianta che si presta ad essere coltivata anche a scopo ornamentale, per la bellezza dei suoi fiori. Essendo una pianta rustica, non ha bisogno di essere sottoposta ad alcun intervento antiparassitario e fertilizzante.

Come si coltiva la Calendula?

La Calendula è una pianta erbacea annuale che può raggiungere un’altezza di circa 50 cm. Il suo apparato radicale è composto da un robusto "fittone" (radice ingrossata), dal quale si originano numerose radichette secondarie. Le foglie, sprovviste di picciolo, sono ricoperte da una sottile peluria e sono di colore verde chiaro. Ilfiore di colore giallo-arancione è un’infiorescenza che i botanici definiscono "capolino" provvisto di calice. Il "capolino" è sorretto da uno stelo provvisto di foglie piccole e lanceolate.

Questa pianta si adatta a diversi ambienti, dalle zone di mare sino ai 600-700 m di quota. Predilige un terreno fertile, ricco di sostanza organica, ben drenato, ma al tempo stesso dotato di un buon grado di umidità.

Per questo ti consigliamo di preparare il terreno servendoti di una micro motozappa: azionata da compatti mini motori a 4 tempi, è ideale per piccoli appezzamenti coltivati. Per garantirti il maggior comfort, è dotata di stegole pieghevoli, impugnatura per il trasporto e ruote di trasferimento.

La fioritura avviene da aprile a giugno o da settembre a ottobre. Il terreno che ospiterà le piantine deve essere vangato in aprile o in ottobre sino ad una profondità di 20-25 cm. Quindi si procede, tramite rastrello, allo sminuzzamento delle zolle e al livellamento della superficie del terreno in modo da evitare che ristagni l’acqua. La Calendula non ha bisogno di alcun tipo di concimazione.

Il nostro consiglio: se hai un piccolo orto, avvia la coltura della Calendula tramite semina in contenitori alveolati per un successivo trapianto. Circa 15 – 20 giorni dopo, quando le piantine hanno raggiunto l’altezza di circa 5 – 7 cm, estraile dal contenitore delicatamente e procedi al loro trapianto attraverso l’impiego di un Multiplanter, rispettando una distanza di 60 – 80 cm tra le file e di 25 – 30 cm sulla fila.

La Calendula va irrigata dal momento della semina al trapianto, sino al suo attecchimento. Puoi utilizzare la lancia Flexi Spray: lancia, pistola, irrigatore ed innaffiatoio… 4 prodotti in 1! Occorre inoltre provvedere assiduamente nei primi stadi di crescita delle piante, a liberare le aiole dalle infestanti, operando a mano, al fine di non scalzare le piante. Stai attento! Utilizza sempre i guanti per queste operazioni.

La fioritura è scalare e di conseguenza la raccolta si protrae per diverse settimane. I fiori si recidono appena sotto il calice, oppure con circa 10 cm di stelo, in modo che siano presenti anche alcune foglioline, che si possono utilizzare al pari dei fiori.

A cosa serve la Calendula? Ecco alcuni consigli!

Cataplasma (preparazione) per calli, verruche, contusioni, piaghe e mani screpolate. Per ottenere questo composto sminuzza finemente un pugno di foglie secche e ponile sulla zona interessata, coprile con una garza e lascia agire per 30 minuti.

Un altro uso di questa pianta benefica è come oleolito per punture di insetti o irritazioni; per ottenerlo fai macerare per 20 giorni, in un vaso di vetro ermetico, 75 g di fiori freschi in 100 ml di olio d’oliva, agitando ogni giorno il contenitore. Quindi filtra e conserva l’olio così ottenuto in una bottiglietta o contenitore di vetro scuro. Applicalo poi sulla parte interessata per 2 – 3 volte al giorno, massaggiando delicatamente sino ad avvenuto assorbimento.

Utile anche come infuso per influenza e raffreddore: versa 100 ml di acqua bollente su 1g di fiori secchi, lascia riposare per circa 5 – 10 minuti, filtra e bevi! Proverai sollievo.

Conosci altri rimedi?