Amante delle piante grasse? Ecco alcuni consigli per prendertene cura!

1 Agosto 2016
Amante delle piante grasse? Ecco alcuni consigli per prendertene cura!

Le piante grasse riscuotono un grande successo nelle nostre case e nei nostri giardini perché danno un tocco originale ed esotico a qualsiasi contesto. In più, grazie alla facilità con la quale si adattano ad ogni ambiente e ai pochi accorgimenti che servono per mantenerle sane, rappresentano la soluzione ideale per chiunque. Vediamo insieme quali semplici passaggi sono indispensabili per curarle nella maniera più adeguata!

1. L' innaffiatura delle piante grasse

La maggior parte delle piante grasse andrebbe innaffiata esclusivamente nei periodi estivi (circa una volta a settimana) fino alla metà di novembre, periodo nel quale andrà somministrata l'ultima dose di acqua. A questa regola fanno eccezione soltanto alcune piante che vedono la loro massima fioritura tra novembre e dicembre (tra cui le Lithops, originarie delle zone più aride dell'Africa meridionale). Se si possiede una di queste piante, l'acqua andrà somministrata fino alla fine della fioritura, anche se moderatamente.

Tra un'innaffiatura e l'altra il terreno deve risultare ben asciutto. Durante i periodi invernali le piante grasse non vanno in alcun modo innaffiate, per evitare che marciscano. 

2. Dove collocare le piante grasse

La posizione ideale, per la maggior parte delle piante grasse, è alla piena luce del sole. Pertanto, ove possibile, è meglio tenerle all'aperto, coprendole con dei teli di plastica o di carta durante la stagione invernale ed evitare così possibili gelate.

Quando si espongono al sole per la prima volta, è bene coprirle con un telo per qualche giorno. Nel caso in cui non sia possibile posizionarle all'esterno, occorre scegliere il punto più luminoso della casa, preferendo i davanzali nei pressi delle finestre esposte a Sud, lontane dall'umidità.  

3. Quali temperature possono sopportare

Le piante grasse possono essere abituate tanto al caldo torrido quanto al freddo secco. Di conseguenza dimostrano un’elevata resistenza sia in estate che in inverno (durante il quale entrano nel cosiddetto letargo vegetativo che va da novembre a marzo).

Soltanto le specie più delicate (ad esempio quelle provenienti dalla fascia tropicale come l'Epiphyllum e l'Hylocereus) dovrebbero essere tenute all'interno nei mesi più freddi, in quanto non tollerano temperature più basse di 13°.

4. Scegliere il terriccio più adatto

Soprattutto per le piante grasse, la scelta del terriccio è fondamentale. Nonostante la loro innata capacità di adattarsi anche a terreni difficili quali l'argilla o la sabbia, le piante grasse crescono più belle e robuste se coltivate con terricci meno compatti e che favoriscano il drenaggio dell’acqua. Per migliorare ulteriormente le caratteristiche del terreno, è possibile aggiungere della torba.

5. Non dimentichiamo la concimazione!

Nel loro periodo di sviluppo, le piante grasse hanno bisogno di essere correttamente concimate, per dare loro il giusto apporto di minerali come l’azoto (per uno sviluppo rigoglioso), il potassio (che agevola la fioritura) e il fosforo (che fortifica le radici).

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