Coltivare rapa rossa: come, dove e quando farlo

La rapa rossa è un ortaggio da radice che cresce facilmente in tutte le aree del Mediterraneo. Originaria dell’Europa e dell’Africa del Nord, pare che venisse coltivata sin dai tempi dei Greci. Questo ortaggio è ricco di vitamine, minerali e antiossidanti, caratteristiche che lo rendono prezioso per la salute.

Tra le varietà di barbabietola più note ci sono quella di Chioggia, quella di Egitto e quella Rote Kugel. Come fare per coltivarla ed ottenere un buon raccolto?

Ecco come coltivare rapa rossa, dove e quando farlo!

Come coltivare la rapa rossa

La coltivazione della rapa rossa non è complicata, bisogna solo prestare attenzione ad alcuni accorgimenti ed è facile ottenere un buon raccolto. L’ortaggio può essere coltivato in diversi tipi di terreno, anche se è bene prediligere quelli a medio impasto e costantemente bagnati.

Le rape rosse temono la siccità, ma non hanno bisogno sempre del sole per crescere e si possono piantare anche in zone a mezz’ombra. Ecco come coltivare la rapa rossa:

• Effettuare la semina in pieno campo, mettendo le piante in file distanti tra loro 25 o 30 cm e alla profondità di circa 2 cm;
• Per consentire alle piante di sviluppare agevolmente le radici è consigliabile piantarle ad una distanza di almeno 20 cm l’una dall’altra.

Allo stesso modo delle altre piante da orto, anche le rape rosse vanno tenute libere dalle erbacce, quindi è consigliato sarchiare regolarmente il terreno oppure pacciamare con della paglia da mettere intorno alle piantine. Oltre che evitare le infestanti, la pacciamatura mantiene il terreno umido, particolarmente utile alle rape rosse che gradiscono l’umidità.

Per evitare ristagni idrici, quindi, occorre irrigare spesso le barbabietole rosse, per evitare che soffrano la siccità. Se dovessero verificarsi ristagni idrici potrebbe aumentare il rischio per le piante di essere attaccate da pericolose malattie come la peronospora, il mal bianco o la cercosporiosi. Gli insetti che potrebbero attaccare le rape rosse sono il ragnetto rosso, il grillotalpa, gli afidi, l’altaca.

Tuttavia, è bene non esagerare con l’acqua. Una eccessiva umidità potrebbe far sviluppare maggiormente le foglie e la costa, compromettendo la radice. Nel periodo di crescita, bisogna concimare regolarmente le rape rosse. Quando si formano i primi tuberi, è opportuno fornire nuove sostanze nutritive alle piante, perciò è bene concimare ogni due o tre settimane. Inoltre, per quanto riguarda i fertilizzanti, i più indicati per assicurare un ottimo sviluppo sono i concimi liquidi organici per frutta e verdura.

Quando coltivare la rapa rossa 

Il periodo migliore per seminare la rapa rossa è la primavera. Dunque, nonostante sia possibile piantare le rape rosse fino ad ottobre, la semina dovrebbe essere effettuata preferibilmente nel periodo tra marzo e giugno.

Poiché la barbabietola è una pianta biennale, bisogna prestare attenzione al periodo di semina, in quanto se viene messa troppo presto in campo può andare in pre fioritura e il raccolto verrebbe rovinato. Questo potrebbe accadere in caso di temperature troppo basse o gelate tardive.

Quando raccogliere le rape rosse 

In genere le rape rosse vanno raccolte dopo due o tre mesi dalla semina. Nello specifico, la raccolta può essere effettuata nella stagione estiva oppure ad autunno inoltrato, dipende dalla varietà di barbabietole coltivate e del clima.

Se le rape rosse vengono raccolte quando sono ancora giovani ed hanno circa 5 cm di diametro, indubbiamente saranno più tenere. Tuttavia, si possono far maturare ancora e raccoglierle successivamente.

E’ importante però che vengano raccolte quando non hanno ancora superato i 10 centimetri di diametro, perché potrebbero diventare dure e poco saporite. Per conservare a lungo le rape rosse, si consiglia di riporle in cassette coperte di sabbia leggermente umida e mettere in un luogo fresco e al riparo dalla luce, oppure in cantina.