Potatura gelsomino: come e quando farla

16 Agosto 2020
Potatura gelsomino: come e quando farla

Tra i rampicanti che si trovano in natura, il gelsomino è sicuramente uno di quelli più apprezzati dal punto di vista estetico. Quando si sceglie di coltivarlo, è importante effettuare dei corretti interventi di potatura gelsomino, al fine di per migliorare la sua forma ed il suo portamento. Infatti, in determinati momenti della crescita di questa pianta può essere veramente fondamentale effettuare una buona potatura per mantenerla sana anche negli anni a venire, quando sarà più matura. Quando e come tagliare il gelsomino può variare a seconda della varietà coltivata: si contano infatti più di 250 specie differenti, ognuna con le sue caratteristiche, le sue forme ed i suoi ritmi di crescita.

Potatura gelsomino: le caratteristiche della pianta

Per capire come potare il gelsomino, bisogna avere bene presente le caratteristiche di questa pianta. Si tratta di una pianta sempreverde, che può avere un portamento arbustivo oppure rampicante, originaria dell'Europa del Sud e delle zone tropicali di Asia e America. Normalmente viene coltivata in forma rampicante ed utilizzata per ricoprire muri, graticci e pergolati, ma è possibile anche trovarla sotto forma di cespuglio.

Il gelsomino è un genere di piante, Jasminum, che fa parte della famiglia delle Olaceae e che, come detto, conta innumerevoli varietà. La varietà maggiormente diffusa, anche grazie alla sua resistenza alle temperature più rigide, è il Jasminum Officinali, meglio noto come gelsomino comune, rampicante che presenta i tipici fiori piccoli e bianchi, dal profumo persistente.

Altre varietà che si possono trovare sono il Jasminum Nudiflorum (detto anche gelsomino di San Giuseppe) o il Jasminum Primulinum, che presentano fiori gialli ascellari non profumati, oppure il Jasminum Grandiflorum, dai fiori nettamente più grandi e profumati, leggermente rosati.

Il gelsomino ha foglie caduche e può raggiungere altezze superiori ai tre metri. La potatura del gelsomino non ha solo un effetto estetico e ornamentale, ma svolge anche una fondamentale funzione di miglioramento delle condizioni della pianta nella fase successiva alla crescita.

Come si pota il gelsomino

Le differenti fasi della vita della pianta prevedono diverse potature gelsomino: nei primi tre anni il gelsomino va potato accorciando di circa due terzi i rami alla base, al fine di favorire la comparsa di nuovi getti laterali. In questa maniera si delinea la forma e il portamento che la pianta avrà per tutta la sua vita adulta. Con il taglio di formazione si va anche ad infoltire la parte bassa della pianta. Dopo il terzo anno, la pianta adulta può essere liberata delle parti secche o danneggiate o subire un taglio dei rami, con la cosiddetta potatura di ringiovanimento.

A seconda del tipo di pianta, bisogna tagliare i rami danneggiati o i rami produttivi: in alcune specie bisogna solo eliminare i rami secchi o danneggiati, mentre in altre si può prevedere l’accorciamento dei rami basali. Nel gelsomino comune non bisogna accorciare i rami basali, bensì bisogna diradarli tagliandoli alla base. Nelle varietà Nudiflorum e Primulinum i rami vanno accorciati di due terzi, mentre nelle specie perenni, bisogna tagliare a pochi centimetri dalla base. Per tutte le altre specie di gelsomino la potatura di ringiovanimento consiste esclusivamente nell’eliminare i rami secchi o appassiti.

Periodo per potatura gelsomino

Quando potare il gelsomino? La potatura di formazione del gelsomino va effettuata in primavera. Lo stesso vale anche per quella di ringiovanimento, anche se in questo caso la periodicità dell’intervento potrà variare lievemente in base alla specie coltivata.

Evitate sempre la potatura autunnale gelsomino, in ogni caso: ci sono specie che fioriscono sui rami dell’anno precedente e altre che fioriscono su quelli dell’anno, ma nel primo caso, bisogna eseguire la potatura almeno due settimane prima della fioritura, sul finire della primavera, mentre nel secondo caso bisogna effettuare la potatura gelsomino dopo fioritura, a fine inverno, cioè nel periodo che coincide con l’inizio della stagione vegetativa.

Potatura gelsomino: gli attrezzi da usare

Per le operazioni di potatura gelsomino si possono usare delle normali cesoie, l'importante è che le lame siano nuove e ben affilate. È bene indossare dei guanti puliti e disinfettare per bene gli attrezzi, sia prima che dopo l'uso.

I tagli devono essere netti e precisi, senza sfilacciature che possono provocare ferite difficili da rimarginare nella pianta, che possono anche essere veicolo di infezioni parassitarie, fungine, virali o batteriche. Con una potatura corretta e decisa manterremo invece una pianta sana, resistente, rigogliosa e con delle stupende fioriture.

Cosa fare se il gelsomino è secco

Le cause che fanno determinare la secchezza di un gelsomino possono essere varie: può dipendere da carenze di nutrienti, di acqua oppure da problemi causati da qualche insetto o da altri patogeni.

Se notate un disseccamento diffuso, con ingiallimento progressivo delle foglie del gelsomino, che inizialmente perdono colore e in seguito si seccano, la causa può risiedere nel terreno. In particolare, nel caso in cui il gelsomino sia coltivato in vaso, ci potrebbe essere un problema legato alla mancanza di nutrienti nel terreno.

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