Orto a novembre: quali lavori fare e cosa piantare

5 Novembre 2019
Orto a novembre: quali lavori fare e cosa piantare

Novembre è tradizionalmente un mese di apparente riposo per le piante, segna la fine dell'anno per l'orto e l'arrivo del freddo. In realtà negli ultimi anni le temperature medie del mese si sono innalzate e non è raro che l'orto nel mese di novembre riservi qualche sorpresa, ad esempio che pomodori, peperoni o melanzane siano ancora produttivi. In linea di massima però ci sono poche scelte riguardo cosa coltivare a novembre nell'orto, dal momento che le piante che possono affrontare i freddi invernali non sono molte. Allo stesso tempo però ci sono un sacco di lavori e preparazioni che ci terranno impegnati per tutto il mese.

Orto cosa piantare a novembre

Con la stagione invernale che incombe non sono molte le piante orticole che possiamo mettere in campo. Per scoprire cosa trapiantare nell'orto a novembre, partiamo dagli ortaggi a bulbo a coltura invernale: spicchi di aglio, scalogno e bulbilli di cipolla. Essendo tutte verdure che si sviluppano sotto il livello del suolo, è indicato effettuare l'impianto in fase di luna calante. 

Se il clima è ancora mite e prendiamo in considerazione l'utilizzo di un tunnel freddo che può preservare le piantine di verdure dalle gelate, la scelta di cosa piantare nell'orto a novembre si amplia, e possiamo provare a trapiantare insalate come il cicorino, la rucola o la lattuga da taglio, oppure un'altra pianta resistente come gli spinaci. Le verdure da foglia conviene trapiantarle in periodo di luna crescente.

Semina orto novembre

Pochi ortaggi riescono ad affrontare la semina in questo periodo, dal momento che sono alle porte le gelate dei mesi invernali. Anche seminando in semenzaio, sarebbe inutile far nascere le piantine in condizioni protette dal momento che per tutti i mesi invernali non potremmo trapiantarle. Possiamo seminare in campo legumi resistenti come fave e piselli, che poi arriveranno a maturazione in primavera. La semina autunnale è più indicata per varietà a seme liscio per quanto riguarda i piselli, mentre per le fave dovremo scegliere varietà tardive.

Il raccolto di novembre

A novembre l'orto ci dà ancora soprattutto cavoli e insalate: cavolini di Bruxelles, cavolfiore, broccolo, verza, cavolo cappuccio, indivia, lattuga da taglio e radicchio. Si compie il ciclo colturale di catalogna, cime di rapa e spinaci, e in caso di clima mite si hanno ancora rapanelli, porri, finocchi, sedano e carote. Dall'orto si possono avere anche soprese più ricercate, come topinambur e fiori di zafferano. Per quanto riguarda le piante aromatiche, a fianco di quelle sempre disponibili come timo, salvia e rosmarino, sono da raccogliere prima che gelino maggiorana, origano, e prezzemolo.

Lavori nell'orto a novembre

I lavori da fare nell'orto a novembre sono legati da un lato alla protezione delle piante dal freddo, dall'altro alla preparazione dei terreni in vista delle coltivazioni primaverili. Inoltre, dal momento che le ore di sole diminuiscono notevolmente, possiamo approfittare del maggior tempo da passare fuori dal campo per controllare e sistemare gli attrezzi, preparare tutti i materiali che andremo ad utilizzare nelle stagioni a venire come teli e sostegni, studiare la disposizione delle aiuole in base a cosa decideremo di coltivare e stilare un calendario delle rotazioni, e iniziare a procurarsi le sementi che serviranno l'anno successivo.

Riparare le piante dal freddo

Serre fredde e coperture di tessuto non tessuto possono prolungare la stagione, proteggendo piantine come rapanelli, spinaci, insalate o valerianella, in particolar modo se non ancora del tutto formate. Dal momento che il clima di novembre è comunemente piovoso e data l'umidità che si va a creare nelle ore notturne, l'irrigazione sarà praticamente superflua. Se abbiamo ancora colture nell'orto come finocchi o cavoli sarà il caso di rincalzarle.

Lavorare il terreno per la stagione successiva

Come abbiamo visto, le operazioni da effettuare sulle colture sono limitate, per cui potremo dedicare il nostro tempo a sistemare e preparare per l'anno successivo. Sul campo bisogna ripulire le aiuole da quelle colture che hanno dato l'ultimo raccolto ed hanno terminato il loro ciclo, come pomodori, peperoni o melanzane. Per evitare che il terreno resti nudo nell'inverno, dopo aver falciato l'erba lasciamo il tagliato sul terreno. È utile effettuare una vangatura del terreno, ma senza rivoltarlo troppo: il nostro scopo sarà principalmente quello di romperlo in maniera da renderlo più drenante per le piogge in arrivo e di conseguenza renderlo più comodo da lavorare dopo l'inverno.

La concimazione

Novembre è il mese più indicato per effettuare la letamazione del terreno. Possiamo sia interrare leggermente il letame oppure lasciarlo sopra al terreno per tutta la durata dell'inverno ed effettuare poi una vangatura poco profonda a febbraio per rigirarlo. In alternativa al letame, possiamo usare del compost, che possiamo anche produrci da soli, o dell'humus di lombrico. Il concetto deve essere quello di apportare al terreno non solo le sostanze nutritive, ma anche materia organica allo scopo di ammendarlo, ovvero migliorarne le proprietà fisiche.

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