Quando seminare le carote? A fine inverno

10 Febbraio 2016
Quando seminare le carote? A fine inverno

Le carote riescono bene anche in un piccolo orto, a patto che abbiano a disposizione il terreno adatto e lo spazio sufficiente con costanti irrigazioni. La carota si presta ad essere coltivata in tutto il nostro Paese, dalla Pianura Padana ai climi di molte zone sia del Centro che del Sud. Predilige terreni sciolti e di medio impasto, dotati di sostanza organica ben decomposta e privi di ristagni d’acqua. Quelli difficili da lavorare sono invece meno adatti, perché impediscono la crescita delle radici, anche se il prodotto che se ne ricava è accettabile e dal punto di vista gustativo. Sono invece da evitare i suolo sassosi, perché le radici sono ostacolate nel loro normale sviluppo.

Come coltivare le carote

Sarebbe meglio non seminare le carote per due anni di seguito nella stessa aiuola, né coltivarle nello stesso terreno dopo piante che appartengono alla sua stessa famiglia botanica. Alcuni tecnici sconsigliano anche di coltivarle dopo bietola, cipolla, aglio e patata, perché tali colture “sfruttano” in tutto, o in parte, lo strato di terreno in cui cresce la carota.

Come seminare le carote

La preparazione del terreno va eseguita con la massima cura, tanto negli strati superficiali quanto in quelli sottostanti, in modo che le carote durante il loro sviluppo non incontrino ostacoli che le possano deformare. Nel caso l’orto presenti un suolo pesante esegui questo lavoro durante l’autunno, in modo che pioggia, neve, gelo e disgelo favoriscano la disgregazione delle grosse zolle che si formano durante la vangatura.

Per prima cosa passa con la motozappa o il motocoltivatore la terra, in modo che risulti finemente lavorata. È un passaggio fondamentale perché le deboli radici delle piantine hanno bisogno di terreno morbido e arieggiato per crescere. Dopo di che passa con un rastrello per sistemare il terreno e togliere le eventuali erbacce rimaste. Nel caso il terreno sia molto povero, prima della semina interra perfosfato minerale-19 (30-40 g al mq), solfato di potassio-50 (25-30 g al mq) e solfato ammonico-20 (10-12 g al mq) utilizzando un spandiconcime manuale.

Semina delle carote

Il periodo di semina delle carote inizia nella seconda metà di febbraio e si possono protrarre fino a metà-fine giugno. Crea delle fila distanti 20 – 30 cm in modo da facilitare le successive operazioni colturali, ad una profondità di 2 – 3 mm nel caso di terreni pesanti e di 4 – 5 mm in presenza di terreni sciolti. Puoi utilizzare una seminatrice manuale come la Wolf Multi-star.

Consiglio: il diradamento delle piantine è essenziale per ottenere un buon raccolto. Questo va eseguito in due momenti: la prima volta quando le piantine sono alte 3 – 4 cm, la seconda volta quando hanno raggiunto i 6 – 8 cm di altezza, lasciando, a seconda dello sviluppo delle varietà, una distanza di 5 – 10 cm tra una pianta e l’altra.

Irrigazione e pulizia dalle erbe infestanti

Irriga costantemente e con moderazione, senza aspettare che il terreno si asciughi troppo e che le piante inizino a soffrire. Il metodo di irrigazione più indicato è quello per aspersione (a pioggia), facendo attenzione che il getto sia piuttosto fine e che l’acqua non schiacci al suolo la vegetazione; si può anche scavare un piccolo solco tra le file ed eseguire l’irrigazione per scorrimento-infiltrazione laterale. Per l'irrigazione puoi utilizzare le lance della gamma Hozelock.

La carota non richiede altre particolari cure di coltivazione, se non tenere pulite le aiuole dalle erbe infestanti, che possono soffocare la coltura, soprattutto nei primi stadi di crescita delle piante. I lavori di pulizia si basano su ripetute e leggere estirpature e/o leggere zappature. Per questo puoi utilizzare un sarchiatore. Si procede a mano solo vicino alle piante, dove c’è il rischio di estirparle o di spezzare le radici con la zappa.

Raccolta delle carote

La carota è pronta circa 100 – 110 giorni dopo la germinazione del seme. Utilizza una vanga o un forcone per evitare di spezzarle con le mani.

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