Coltivare arachidi: come, dove e quando

14 Marzo 2023
Coltivare arachidi: come, dove e quando

L'Arachide o Arachis hypogaea è una pianta originaria del Sud America, che si può coltivare sia in vaso che nel terreno. Tale erbacea è un tipo di legume ed è nota anche con il nome di noccioline americane.

Le Hyporachidi o cece di terra ha la particolarità di produrre i frutti o arachidi al di sotto del terreno e ne esistono diverse tipologie. 

Le piante di noccioline americane si possono consumare tostate oppure al naturale e dopo aver raccolto i baccelli con i semi delle varie piantine, le arachidi si possono essiccare e tostare, ricavandone una gustosa crema.

Caratteristiche delle arachidi

Le Arachidi appartengono alla famiglia delle Fabaceae, per cui della stessa famiglia dei fagioli. Si tratta perciò di una pianta non molto alta, che può raggiungere i quarantacinque centimetri di altezza.

La pianta di arachidi fiorisce all'esterno ma fruttifera sotto terra. In pratica, i fiori gialli della pianta, noti come racemi, crescono a grappoli e dopo essere fecondati si interrano a circa sette centimetri di profondità originando i baccelli o noccioline.

Questa pianta dal portamento a cespuglio o eretto produce dei baccelli di circa venti centimetri di lunghezza contenenti i semi o arachidi. Dalla pianta si consumano i semi o noccioline, che sono protetti da una membrana sottile rossastra.

In cucina, le arachidi si usano a crudo nelle insalate o per accompagnare la frutta fresca, ma anche per realizzare il famoso burro di arachidi.

Le arachidi al naturale senza tostatura, caramellatura e salatura sono quelle più salutari e rappresentano una valida alternativa alla frutta secca. Va precisato che non bisogna superare la dose di trenta grammi giornalieri, perché sono un alimento molto calorico.

Le arachidi sono un'ottima fonte di vitamine, antiossidanti, proteine, fibre e minerali. Esse hanno varie proprietà benefiche, in quanto sono in grado di contrastare l'ipercolesterolemia, ridurre il rischio di cancro, proteggere il cuore e ridurre la formazione dei calcoli biliari.

Come si coltivano le arachidi

Per sapere come si coltivano le arachidi è necessario conoscere le caratteristiche generali di tali legumi. Le arachidi vanno piantate in zone con un clima mite, aventi una temperatura media attorno ai venti gradi.

Nelle zone dal clima freddo, non si possono coltivare nell'orto ma sarà necessario coltivarle nel semenzaio. Per poter piantare arachidi si deve scegliere un posto ben soleggiato, dove possono beneficiare di luce diretta per varie ore del giorno.

Dove si coltivano le arachidi

Queste leguminose amano il sole, i climi asciutti e i terreni sciolti e sabbiosi. Per seminare arachidi occorre scegliere un terreno ben drenato, leggero e ricco di fertilizzante.

Per coltivarle, si può optare per dei vasi piccoli dove interrare i semi che andranno trapiantati nel momento in cui raggiungono i quindici centimetri di altezza.

La coltivazione delle arachidi inizia con la scelta dei semi che vanno conservati dentro i loro gusci fino al momento in cui verranno piantati. Per coltivare le piante nell'orto, basta sistemare le piante a circa trenta centimetri di distanza su varie file.

Per far germogliare le arachidi, occorre inserire alcuni semi sgusciati dentro dei vasi, per poi ricoprirli con due centimetri di terriccio. In merito all'irrigazione va precisato che basta semplicemente tenere umido il terreno e ridurre l'acqua nella fase di fioritura, per non rovinare l'impollinazione della pianta.

Per conoscere quando piantare arachidi, basta sapere che queste ultime si devono seminare a inizio primavera. Per poter maturare, i suoi baccelli necessitano di una temperatura di circa venti gradi per poi fiorire in estate.

Dopo un centinaio di giorni dalla semina delle arachidi si può procedere con la fase di raccolta, che inizia durante i mesi autunnali quando i semi i sono maturi, lasciando poi essiccare al sole le arachidi per alcuni giorni. In genere si può iniziare a raccogliere le arachidi quando le foglie della pianta iniziano a ingiallirsi.
I vari semi dopo la raccolta vanno poi conservati in sacchi di juta e prima di essere consumati si possono tostare in forno.

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