Il Goji, la pianta della giovinezza, si può coltivare anche in Italia

Il Goji è una solanacea perenne, originaria dell’Asia, che produce frutti ricchissimi di carotenoidi e vitamina C, importanti sostanze antiossidanti. Si tratta di un arbusto rustico e resistente, che si adatta a molti ambienti e terreni diversi, non richiedendo cure particolari. Le bacche di Goji, sono frutti rossi piccoli, che generalmente troviamo al supermercato nella versione essiccata, si raccolgono alla fine dell’estate e possono essere consumate fresche o essicate. Capita spesso che quelle che troviamo in commercio siano frutti provenineti da raccolti vecchi ed abbiano un pessimo aspetto e gusto. Inoltre le confezioni di plastica non sono molto adatte a conservare queste bacche, perché dovrebbero essere protette dalla luce del sole e dall'umidità. Perciò perché non coltivarle a casa? Eccoti qui alcuni consigli su come coltivare il Goji nel tuo giardino per avere sempre le tue bacche fresche a portata di mano!

Riproduzione del Goji

La pianta può essere propagata per seme oppure per talea. Per quanto riguarda la riproduzione per seme non si riscontrano grandi problemi, infatti i semi hanno un’alta germinabilità e le piantine nascono una decina di giorni dopo la semina. Nel caso di propagazione vegetativa è consigliabile effettuare delle talee semi-legnose, nel periodo tra fine agosto e inizio ottobre.

E’ sufficiente tagliare con una cesoia affilata delle porzioni di circa 20 cm di rami di un anno e interrarle per i primi 10 cm, in un vasetto di circa 14 cm di diametro. In questo modo la parte interrata svilupperà le nuove radici, grazie all’energia fornita dalle foglie presenti nella parte superiore.

Come coltivare le bacche di Goji

Il Goji è una pianta piuttosto rustica: resiste ai geli intensi, ai terreni salini e ai periodi siccitosi. Questa pianta predilige posizioni soleggiate e terreni di medio impasto ben drenati, tendenzialmente acidi, ma tollera anche terreni più basici. La messa a dimora si effettua in primavera, in buche profonde circa 15-20 cm, interrando l’intero pane di terra formato dalle radici nel vaso e facendo in modo che il colletto della pianta risulti a livello del terreno.

Nei mesi da novembre a gennaio si effettua la potatura, con forbici apposite, speronando a due gemme i rami che hanno prodotto l’anno precedente: il Goji fruttifica solo sui rami giovani ed è dunque necessario procedere al taglio dei rami più vecchi a favore dei ricacci.

Per ottenere uno sviluppo rigoglioso è opportuno effettuare periodicamente una concimazione. A fine inverno si può utilizzare a lenta cessione, la pollina, alla dose di 100 g per pianta o il letame alla dose di 150 g sempre per pianta.

Come per la maggior parte delle piante, l’apporto irriguo deve essere adeguato. Puoi servirti di lance e pistole con raggio di dispersione regolabile.

Per quanto riguarda la difesa dai parassiti è possibile che si verifichino attacchi di afidi, acari e funghi. Solo raramente però questi sono tali da causare seri danni alla pianta.

La raccolta delle bacche si effettua, a seconda della varietà, a partire da inizio luglio fino a fine ottobre. La maturazione delle bacche è estremamente scalare e quindi anche la raccolta va effettuata scalarmente, ogni 10 giorni circa.

Proprietà delle bacche di Goji

Il Goji viene definito la pianta della giovinezza perché le sue bacche contengono importanti sostanze antiossidanti, in grado di proteggere l’organismo dall’azione aggressiva dei radicali liberi.

Fra gli antiossidanti presenti in forma massiccia nelle bacche di Goji ricordiamo l’acido ascorbico (la vitamina C) che, oltre a rafforzare l’azione antiossidante, partecipa alla formazione del collagene delle ossa, della cartilagine e mantiene la resistenza capillare. Inoltre la loro assunzione rafforza il sistema immunitario. 

È noto che la dose giornaliera consigliata è 25 g di bacche. 

Ti è venuta voglia di piantare il Goji a casa tua? Cosa stai aspettando? Prova subito!