Piante acidofile: quali sono e come curarle

19 Gennaio 2016
Piante acidofile: quali sono e come curarle

Oggi parliamo di piante perenni che hanno bisogno di un terreno acido, quindi con ph inferiore ai 6,5. Di cosa stiamo parlando? Di piante acidofile ovviamente! Tra le più diffuse ci sono: azaleecamelierododendrigardeniemagnolieallorogelsominomimosa. Sono chiamate così proprio perché se vengono coltivate su terreni alcalini rischiano di ammalarsi. Scopriamone di più.

Alcune piante acidofile d'estate prediligono una posizione parzialmente soleggiata in giardino, purché siano abbondantemente irrigate almeno tre volte a settimana. Altre come l'azalea e il rododendro amano un luogo ombreggiato.

Curare le piante acidofile in inverno

Nei mesi di gennaio e febbraio le piante acidofile sono in riposo vegetativo e le cure colturali sono ridotte al minimo. Tieni sotto controllo soprattutto le piante in vaso, in quanto il gelo potrebbe arrivare direttamente alle radici, che costituiscono la parte più vulnerabile della pianta. Nel caso si verifichino forti abbassamenti di temperatura, posiziona i vasi sotto ad una tettoia, anche non particolarmente luminosa, poiché in questo periodo le piante non hanno bisogno di troppa luce. Le puoi lasciare qui fino a fine inverno. Non posizionare i vasi in casa, poiché è un ambiente troppo caldo e soprattutto privo della necessaria umidità dell’aria.

Durante i mesi invernali si possono verificare in alcune zone abbondanti nevicate, che possono danneggiare le chiome delle piante acidofile. Quelle sempreverdi sono particolarmente sensibili al peso della coltre nevosa: ne bastano 10 cm e intere branche possono piegarsi e spezzarsi. L’operazione che devi effettuare è abbastanza semplice: bardati di tutto punto con vestiti caldi e impermeabili, guanti e pala da neve per liberare dal peso della neve le piante. L’ideale è seguire questa operazione man mano che la neve si accumula.

Concime per piante acidofile

Verso la fine di gennaio e inizio febbraio, in seguito ad apprezzabili innalzamenti della temperatura, accompagnati da giornate di pioggia, si possono creare le condizioni adatte allo sviluppo di infezioni di bolla su azalea. Tratta la pianta con bitertanolo-44, 7 (non classificato, alla dose di 5 millilitri per 10 litri di acqua), oppure con poltiglia bordolese – 20 o ossicloruro di rame – 20 (bio, irritante o non classificato in funzione della formulazione commerciale, secondo le dosi indicate in etichetta).

Nel caso del rododendro si può dare del fertilizzante apposito per acidofile, per evitare l'ingiallimento delle foglie. Se invece la pianta viene attaccata da acari devi ricorrere a prodotti specifici.

Piante acidofile: potatura

Da fine febbraio puoi procedere alla potatura delle ortensie: le gemme di riprenderanno presto all’arrivo dei primi tepori primaverili, quindi non tardare a fare questa operazione.

Il rododendro può essere potato al termine della fioritura, solo per mantenere la pianta delle giuste dimensioni.

Le Hydrangea macrophylla e quelle che presentano infiorescenze a palla in genere, le più comuni nei giardini, che fioriscono sul legno dell’anno precedente, si potano tagliando sia i rami più deboli, quelli rivolti verso l’interno dell’arbusto, sia le infiorescenze secche, tagliando sopra la penultima coppia di gemme. Non vanno tagliati i rami cresciuti l’anno precedente, i quali portano la gemma terminarle, che darà origine ad un’infiorescenza. Negli esemplari vecchi occorre eliminare i fusti più datati, che generalmente sono molto ramificati, tagliandoli a livello del ceppo: in questo modo si rinnova gradualmente l’arbusto. Puoi utilizzare delle forbici da potatura professionali.

Ricorda che le ortensie fioriscono sulla vegetazione dell’anno, si potano tagliando tutti i rami, lasciando solo due - quattro gemme. Se invece desideri che gli arbusti crescano in altezza, lasciateli crescere liberamente, eliminando quei rami che crescono verso l’interno dell’arbusto, le biforcazioni e le infiorescenze secche.

PS. Sai che i fiori delle ortensie cambiano colore a seconda del terreno? Se sono rosa significa che il terreno è prevalentemente alcalino, mentre se sono blu significa che il terreno è più acido.

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