Raccolta castagne: quando, dove e come farla

6 Novembre 2020
Raccolta castagne: quando, dove e come farla

Tutti sanno che il periodo di raccolta delle castagne corrisponde ai mesi dell'autunno, specialmente settembre, ottobre e novembre. Sia i bambini che gli adulti amano mangiare le castagne cotte sul fuoco a legna e si divertono a sbucciarle e mangiarle insieme ai loro amici. In passato, la castagna veniva chiamata anche “il pane dei poveri”, poichè è sempre stata largamente diffusa anche tra le classi meno agiate.

Quando raccogliere le castagne

Si è appena accennato al fatto che il miglior periodo per raccogliere le castagne durante l'anno coincida con i mesi di settembre, ottobre e novembre. Le castagne, infatti, si possono definire il frutto simbolo dell'autunno inoltrato e preannuncia l'avvicinarsi del freddo e dell'inverno.

Dopo aver capito quando raccogliere le castagne, è doveroso comprendere anche dove trovarle e come raccoglierle. Le castagne si possono trovare nei boschi, oppure nei castagneti di collina.

Se ci si pensa bene, a tutti almeno una volta è capitato di trovare un riccio di castagno per terra durante una passeggiata tranquilla la domenica pomeriggio in bosco.

Se si decide di raccogliere le castagne, è importante conoscere le norme che ne regolano la raccolta. Ogni Regione, infatti, ha la propria regolamentazione per la raccolta e vendita del cibo. Per quanto riguarda le castagne, la maggior parte delle Regioni consentono di raccogliere un massimo di 2 kg di castagne al giorno a persona.

Un'altra accortezza è controllare se il terreno in cui si vuole svolgere la raccolta è un suolo pubblico o privato. Solitamente, però, tutti i castagneti sono contrassegnati da dei cartelli che delimitano gli spazi e segnalano se è possibile effettuare la raccolta oppure no.

La raccolta delle castagne

Le castagne, una volta mature, cadono a terra. A volte si possono trovare ancora avvolte nel loro riccio (o guscio esterno), ma il più delle volte si trovano con il loro classico guscio liscio e marrone.

Se troviamo per terra le castagne avvolte nel loro guscio spinoso, è bene toglierlo. Il riccio verrà spaccato applicando una leggera pressione con le mani (mi raccomando però, mettete i guanti), oppure usando una pala.

Chi è solito fare l'annuale raccolta di castagne, si serve di specifici raccoglitori di frutta, che consentono di raccogliere ogni genere di frutto da terra, diminuendo drasticamente lo sforzo fisico che si farebbe chinandosi a raccogliere frutto per frutto.

Le castagne rotte, oppure con dei colori insoliti, si devono raccogliere, mettere da parte e bruciarle, in modo da evitare la proliferazione di malattie o batteri nocivi che potrebbero infettare l’albero di castagne o le altre castagne cadute dall’albero.

Le castagne buone invece, andranno raccolte in un cestino di vimini o juta, in modo da farle traspirare. Fatta la prima scrematura, a questo punto è necessario farne una seconda per assicurarsi di gustare le migliori castagne raccolte.

I frutti vengono messi dentro delle bacinelle (o contenitori cilindrici) pieni di acqua. Le castagne sane e buone resteranno sul fondo della bacinella, perché dentro il guscio. In questo modo siamo sicuri che le castagne rimaste sul fondo saranno sane e piene di polpa. Le castagne vuote, marce o malate, saranno più leggere e quindi tenderanno a rimanere a galla nell’acqua.

Le castagne marce andranno raccolte per poi essere bruciate. Anche questa procedura viene fatta per ridurre al massimo la possibilità di diffondere batteri nocivi e malattie che potrebbero minare il resto delle castagne raccolte.

Come conservare le castagne

Una volta effettuata la raccolta, le castagne vengono fatte asciugare all’aria per qualche giorno e poi vengono conservate in un luogo asciutto, meglio se all’interno di un cesto di juta o vimini.

Le castagne crude si possono conservare per circa due settimane nelle proprie cucine, stando attenti che nessun insetto provi ad annidarsi in mezzo alla frutta. Se non si è sicuri di poterle mangiare entro questo periodo di tempo, le castagne possono essere anche congelate e mangiate in un’occasione speciale.

Come utilizzare le castagne

Le castagne sono un alimento che è possibile utilizzare in cucina in tantissimi modi. Castagne e formaggio, castagne e vino rosso o castagne con miele: questi sono solo alcuni degli abbinamenti più conosciuti per poter gustare il frutto principe dell’autunno.

Negli anni passati, le famiglie povere usavano questo alimento come materia prima per preparare svariate ricette. Con le castagne è possibile produrre la farina, utilizzata come base per fare il pane e i dolci, oppure si può decidere di preparare una gustosa marmellata da utilizzare la mattina sul pane tostato o per farcire i dolci fatti in casa.

Ovviamente questo frutto si può utilizzare anche per guarnire paste, risotti, carni e ogni altro genere di alimento primario, grazie al suo gusto particolare.

Un interessante utilizzo delle castagne è la loro preparazione sotto spirito. Dopo averle spadellate, mettete le castagne all’interno di un barattolo di vetro e poi riempitelo con del liquore. Dopo qualche giorno, le castagne saranno ottime per guarnire i vostri dolci o gustarle da sole. Attenzione però a non esagerare!

Un’ultima chicca interessante: nelle zone di collina e di montagna, dove si trovano gli alberi di castagno, non è poi così raro trovare anche funghi porcini. La combinazione di questi due elementi è fantastica per preparare dei tipici cibi autunnali, come il risotto.

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